
Statuto del RC Carpi
STATUTO DEL ROTARY CLUB CARPI
Art. 1 Definizioni
Consiglio: consiglio direttivo del club
Regolamento: regolamento del club
Consigliere: membro del consiglio direttivo del club
Socio: un qualsiasi socio attivo del club, che non sia RI:
Rotary Club satellite.
Per iscritto: qualsiasi comunicato in grado di fornire una documentazione, a prescindere dal metodo di trasmissione.
Anno: periodo di dodici mesi che inizia il 1º luglio.
Art. 2- Nome
Il nome di questa associazione è Rotary Club di Carpi componente del Rotary International.
Art. 3 Finalità
Le finalità del club sono:
perseguire lo Scopo del Rotary;
realizzare progetti di successo secondo le cinque Vie d’azione;
contribuire ad avanzare il Rotary rafforzandone l’effettivo;
sostenere la Fondazione Rotary;
sviluppare dirigenti oltre il livello di club
Art. 4 Ubicazione del club
Il club è ubicato in: via Stradello Morto 3 -41012 CARPI – (MO)
Gli eventuali club satelliti di questo club avranno sede entro questi stessi limiti territoriali o nell’area circostante.
Art. 5 Scopo
Lo Scopo del Rotary è diffondere il valore del servire, motore e propulsore ideale di ogni attività. In particolare, esso si propone di:
Primo: Sviluppare relazioni amichevoli come opportunità per fare service.
Secondo: Informare ai principi della più alta rettitudine l’attività imprenditoriale e professionale, riconoscere la dignità di ogni occupazione utile e fare sì che venga esercitata nella maniera più nobile, quale mezzo per servire la collettività.
Terzo: Orientare l’attività privata, professionale e pubblica di ogni Rotariano secondo l’ideale del servire.
Quarto: Propagare la comprensione reciproca, la cooperazione e la pace a livello internazionale mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli fra persone esercitanti diverse attività economiche e professionali, unite nell’ideale del servire.
Art. 6 Le cinque Vie d’azione
Le cinque Vie d’azione rappresentano la struttura teorica e pratica della vita del Rotary club.
L’Azione interna: prima Via d’azione rotariana, riguarda le attività che ogni socio deve intraprendere nell’ambito del club per assicurarne il buon funzionamento.
L’Azione professionale: seconda Via d’azione rotariana, ha lo scopo di promuovere l’osservanza di elevati principi morali nell’esercizio di ogni professione, riconoscere la dignità di ogni occupazione utile e diffondere il valore del servire, propulsore ideale di ogni attività. I soci sono chiamati a operare, sul piano personale e professionale, in conformità con i principi del Rotary e a prestare le proprie competenze professionali ai progetti sviluppati dai club per rispondere alle questioni più pressanti della collettività.
L’Azione di pubblico interesse: terza Via d’azione rotariana, riguarda le iniziative intraprese dai soci, talvolta in collaborazione con altri, per migliorare la qualità della vita nel comune o nella località in cui si trova il club impegnandosi per la pace positiva nella comunità.
L’Azione internazionale: quarta Via d’azione rotariana, comprende le attività svolte dai soci per promuovere l’intesa, la tolleranza e la pace positiva tra i popoli, favorendo l’incontro con persone di altri Paesi, con le loro culture e tradizioni, problemi e speranze, attraverso letture e scambi di corrispondenza, come pure tramite la cooperazione alle iniziative e ai progetti promossi dai club a favore di abitanti di altri Paesi.
L’Azione per i giovani: quinta Via d’azione rotariana, riconosce l’impronta positiva lasciata nella vita dei ragazzi e dei giovani adulti dalle attività di sviluppo della leadership, dalla partecipazione a progetti di service locali e internazionali, e dai programmi di scambio volti a promuovere la pace nel mondo e la comprensione tra le culture.
Art. 7- Riunioni
1– Riunioni ordinarie
a) Giorno : Il club si riunisce una volta alla settimana, nel giorno e all’ora indicati nel suo regolamento.
b) Modalità:. La partecipazione alle riunioni può avvenire di persona, per telefono, online o con un’attività interattiva Si considera giorno della riunione interattiva quello in cui l’attività interattiva verrà pubblicata on line Giorno e Il club si riunisce una volta alla settimana, nel giorno e all’ora indicati nel suo regolamento.
c) Cambiamenti. Per validi motivi, il consiglio può rimandare una riunione ordinaria ad altra data (purché antecedente alla riunione successiva), oppure può spostarla a un’ora diversa dello stesso giorno o in un luogo diverso da quello usuale.
d) Cancellazione.. Il consiglio può cancellare una riunione ordinaria per i seguenti motivi: 1) se la riunione cade in un giorno festivo o durante la settimana che comprende una festività 2) in caso di decesso di un socio 3) in caso di epidemie o disastri che colpiscono l’intera comunità 4) in caso di eventi bellici nella comunità. Il consiglio può cancellare sino a un massimo di quattro riunioni ordinarie all’anno per cause diverse da quelle sopra elencate, con un limite massimo di tre cancellazioni consecutive
e) Riunione del cllub satellite (se pertinente). Se previsto dal regolamento, il club satellite si riunisce una volta alla settimana nel giorno, all’ora e nella sede stabiliti dai suoi soci. La data, l’ora e la sede delle riunioni possono essere modificate secondo quanto stabilito al comma 1© di questo articolo. Una riunione del club satellite può essere cancellata per le ragioni enumerate al comma1(d). Per le votazioni vanno seguite le procedure previste dal regolamento.
f) Eccezioni. Il regolamento del club può includere norme o requisiti non in conformità con le suddette disposizioni. Il club deve comunque riunirsi almeno due volte al mese.
2 – Assemblea annuale del club
a) Il regolamento del club stabilisce che l’assemblea annuale per l’elezione dei dirigenti e la presentazione del rendiconto finanziario semestrale, comprensivo delle entrate e delle spese relative all’anno corrente e a quello precedente, avvenga prima del 31 dicembre.
b) L’assemblea annuale del club satellite indetta allo scopo di eleggere i suoi dirigenti deve svolgersi prima del 31 dicembre
3 -. Riunioni del consiglio direttivo
Il verbale della riunione deve essere messo a disposizione dei soci entro 30 giorni dalla conclusione di ogni riunione del consiglio
Art. 8 -Affiliazione
1– Requisiti generali. Il club si compone di persone adulte che dimostrano buon carattere, integrità e leadership, che godono di buona reputazione in ambito imprenditoriale, professionale o comunitario e che sono disposte a mettersi al servizio della propria comunità e del mondo.
2 – Tipi di affiliazione. Il club ha due tipi di soci: attivi e onorari. Può offrire anche altri tipi di affiliazione come previsto al comma 7 del presente articolo. Questi soci dovranno essere riportati al RI come soci attivi oppure onorari.
3 – Soci attivi. Può essere ammesso come socio attivo del club chiunque sia in possesso dei requisiti indicati all’articolo 4, comma 2(a) dello Statuto del RI.
4 – Affiliazione al club satellite. I soci del club satellite sono affiliati anche al club padrino sino al momento in cui il primo non venga riconosciuto quale Rotary club dal Rotary International.
5 – Divieto di doppia affiliazione. Ai soci attivi del club non è consentito essere simultaneamente:
a)soci del club in questione e di un altro club, fatta eccezione per il suo club satellite
b)soci onorari dello stesso club
6 – Soci onorari. Il club può ammettere soci onorari per la durata stabilita dal suo consiglio direttivo. I soci onorari:
a) sono esenti dal pagamento delle quote sociali;
b) non hanno diritto to di voto
c) non possono ricoprire cariche all’interno del club
d) non rappresentano alcuna classificazione professionale;
e) possono partecipare a tutte le riunioni e godono di tutti gli altri privilegi del club di cui sono soci, ma non di altri Rotary club. L’unico diritto di cui godono nei confronti di un altro club è la possibilità di visitarlo senza essere invitati da un Rotariano.
7 – Eccezioni: Il regolamento del club può includere norme e requisiti che non siano conformi ai commi 2 e 4-6 del presente articolo.
Art. 9 – Composizione dell’effettivo
1 – Disposizioni generali. Ogni socio appartiene a una classificazione in base alla sua attività imprenditoriale, professionale, lavorativa o di servizio alla comunità. La classificazione descrive l’attività principale e riconosciuta del socio o dell’impresa, società o ente di cui fa parte, ovvero la natura della sua attività di servizio alla comunità. Il consiglio direttivo può rettificare la classificazione di un socio se questi cambia titolo, professione od occupazione.
2 – Diversità. L’effettivo del club deve essere uno spaccato rappresentativo delle imprese, professioni e organizzazioni civiche presenti sul suo territorio nonché della diversità demografica locale in termini di età, genere ed etnie.
Art. 10 – Assiduità
1 – Disposizioni generali. Ogni socio è tenuto a partecipare alle riunioni ordinarie del club o del suo club satellite; deve inoltre impegnarsi nei progetti e in altri eventi ed attività promossi dal club. Un socio è considerato presente a una riunione ordinaria se:
a) vi partecipa di persona, per telefono oppure online per almeno il 60% della sua durata;
b) dovendo assentarsi improvvisamente dalla riunione, in seguito dimostra in maniera soddisfacente che l’assenza era dovuta a motivi
c) partecipa online alla riunione ordinaria oppure a un’attività interattiva pubblicata sul sito web del club entro una settimana dalla data in cui l’informazione è stata pubblicata; ovvero
d) in viaggio per questioni rotariane, in rappresentanza del RI;
e) direttamente e attivamente impegnato in un progetto sponsorizzato dal distretto, dal RI o dalla Fondazione Rotary in una zona remota in cui non esista la possibilità di compensare l’assenza; ovvero
e) impegnato in attività rotariane debitamente autorizzate dal consiglio direttivo che non consentano la partecipazione alla riunione.
4 – Assenze dei dirigenti del RI.
L’assenza è giustificata se il socio è dirigente in carica del RI o partner rotariano di un dirigente in carica del RI.
5 – Assenze giustificate
L’assenza di un socio si considera giustificata: a) se viene approvata dal consiglio per motivi considerati validi e sufficienti. Le assenze giustificate non devono protrarsi per più di 12 mesi. Questo limite può tuttavia essere prorogato dal consiglio
b) se l’assenza è dovuta a ragioni mediche o in seguito alla nascita, adozione o affidamento di un bambino;
c) se il socio è affiliato al Rotary da almeno 20 anni; la sua età e i suoi anni di affiliazione a uno o più club, sommati tra loro, equivalgono a un minimo di 85 anni; e il socio ha richiesto per iscritto al segretario del club l’esenzione dalla frequenza .
6 – Registri delle presenze. Se il socio le cui assenze siano giustificate ai sensi del sottocomma 5(a) del presente articolo non frequenta una riunione, né il socio né la sua assenza sono considerati ai fini del computo delle presenze del club. Se il socio le cui assenze siano giustificate in base a quanto indicato al comma 4 o al sottocomma 5(b) del presente articolo frequenta una riunione del club, sia il socio sia la sua presenza sono considerati ai fini del computo dei soci e delle presenze del club..
7– Eccezioni: Il regolamento può includere disposizioni non in conformità con l’articolo 10.
Art. 11- Consiglieri,dirigenti e commissioni
1-Organo direttivo. L’organo direttivo del club è il consiglio direttivo, costituito e composto in conformità al regolamento del club.e
2– Autorità. L’autorità del consiglio si estende a tutti i dirigenti e alle commissioni e,,se ha motivi validi, può dichiarare vacante una carica.
3– Decisioni del consiglio. Le decisioni del consiglio in merito a qualsiasi aspetto dell’attività del club hanno carattere definitivo e sono soggette solo ad appello al club. Tuttavia, nel caso in cui il consiglio decida di cessare l’affiliazione di un socio, l’interessato può, conformemente all’articolo 13, comma 6, fare appello al club, richiedere la mediazione o avvalersi della clausola arbitrale. In caso di appello, la decisione del consiglio può essere annullata solo dal voto dei due terzi dei soci presenti a una riunione ordinaria indicata dal consiglio, purché sia presente il numero legale dei partecipanti e purché la notifica dell’appello sia stata inviata dal segretario a ogni socio del club almeno cinque giorni prima della riunione. In caso di appello, la decisione del club ha valore definitivo.
4 –Dirigenti. Sono dirigenti del club, facenti parte del consiglio direttivo, il presidente, il presidente uscente, il presidente eletto, il segretario e il tesoriere, ed eventualmente uno o più vicepresidenti. Fra i dirigenti può essere incluso anche il prefetto, che può essere componente del consiglio direttivo se previsto dal regolamento. Ciascun dirigente e consigliere deve essere un socio del club in regola. I dirigenti dei club partecipano regolarmente alle riunioni dei club satellite. 5 – Elezione dei dirigenti a) Mandato dei dirigenti (presidente escluso). I dirigenti sono eletti in base a quanto stabilito dal Regolamento del club, fatta eccezione per il presidente, entrato in carica il 1° luglio immediatamente successivo alla loro elezione e restano in carica per la durata del mandato o fino all’elezione e all’insediamento del successivo
b) Mandato presidenziale. Il presidente nominato viene eletto in base a quanto stabilito dal regolamento del club, almeno diciotto (18) mesi ma non più di due anni prima del giorno in cui entrerà in carica come Il presidente nominato assume l’incarico di presidente eletto il 1º luglio dell’anno immediatamente precedente a quello per cui è stato eletto presidente. Il mandato presidenziale inizia il 1º luglio e ha durata annuale, rinnovabile per un massimo di un anno se non è stato eletto un successore
c) Requisiti del presidente. Il candidato alla presidenza deve essere stato socio del club per almeno un anno prima della nomina a tale incarico, a meno che il governatore non ritenga sufficiente un periodo Il presidente eletto deve partecipare al Seminario d’istruzione dei presidenti eletti e all’assemblea di formazione distrettuale, a meno che non ne sia dispensato dal governatore eletto; in tal caso, il presidente eletto deve inviare in sua vece un rappresentante del club. Il presidente eletto che non partecipi alle suddette riunioni formative senza aver ottenuto la dispensa dal governatore eletto o che, avendo ottenuto la dispensa, non invia un socio che lo rappresenti non può essere presidente del club. In questo caso, il presidente in carica prosegue il suo mandato sino all’elezione di un successore che abbia partecipato alle suddette riunioni o che abbia ricevuto una formazione ritenuta sufficiente dal governatore eletto.
6– Gestione del club satellite
a) Supervisione .Il club padrino monitora e sostiene il proprio club satellite nella misura ritenuta opportuna dal consiglio.
b) Consiglio direttivo del club satellite. Il club satellite elegge annualmente tra i suoi soci il proprio consiglio direttivo, a cui viene affidata l’amministrazione ordinaria. Il consiglio è composto dai dirigenti del club satellite e da quattro-sei altri soci, secondo quanto previsto dal regolamento. La massima carica del club satellite è il presidente del consiglio; tra gli altri dirigenti figurano il presidente uscente, il presidente eletto, il segretario e il tesoriere. Nell’occuparsi dell’amministrazione ordinaria del club satellite e delle sue altre attività, il consiglio opera in conformità con le norme, i requisiti, le procedure e gli obiettivi del Rotary e sotto la guida del club padrino, sul quale o nell’ambito del quale non ha alcuna autorità.
c) Procedure di rendicontazione del club satellite. Il club satellite deve consegnare ogni anno al presidente e al consiglio direttivo del club padrino un rapporto su effettivo, attività e programmi svolti, accompagnato dal bilancio d’esercizio e dalla relazione annuale sottoposti a controllo o revisione contabile, affinché il club padrino possa includere tale documentazione nel rendiconto presentato annualmente ai suoi Il club padrino potrà richiedere al club satellite altri rapporti se lo riterrà necessario.
7– Commissioni. Il club deve avere le seguenti commissioni
a) Amministrazione del club
b) Effettivo
c) Immagine pubblica
d) Fondazione Rotary
e) Progetti
Se necessario, il consiglio direttivo o il presidente possono nominare altre commissioni.
Art. 12 – Quote sociali
Ogni socio è tenuto a pagare una quota sociale annuale, come stabilito dal regolamento.
Art. 13 – Durata dell’affiliazione
1– Durata. L’affiliazione al club dura fintanto che esiste il club, salvo cessazione secondo le disposizioni che seguono.
2– Cessazione automatica. Un socio cessa automaticamente di far parte del club quando non soddisfa più i requisiti di affiliazione. a) Riaffiliazione. Un socio in regola che veda cessata la propria affiliazione può presentare domanda di riaffiliazione, mantenendo la stessa classificazione a cui apparteneva in precedenza o richiedendone una nuova.
b) Cessazione dell’affiliazione come socio onorario. Un socio onorario cessa automaticamente di essere tale al termine del periodo stabilito dal consiglio Il consiglio può estendere detto periodo, come pure revocare l’affiliazione onoraria in qualsiasi momento.
3– Cessazione per morosità.
a) Procedura. Un socio che non abbia pagato le quote dovute entro i 30 giorni successivi alla scadenza è invitato a versarle dal segretario mediante un sollecito scritto. Se il pagamento non avviene entro 10 giorni dalla data del sollecito, il consiglio può, a propria discrezione, revocare l’affiliazione del socio.
b) Riammissione. Il consiglio può riammettere un socio che abbia perso l’affiliazione al club, previa domanda e pagamento di tutte le somme dovute.
4– Cessazione per assenza abituale a) Un socio deve:
1) partecipare (o recuperare l’assenza) ad almeno il 50% delle riunioni ordinarie del club padrino o impegnarsi in progetti, attività ed eventi promossi dal club per un minimo di 12 ore in ciascun semestre, o raggiungere una combinazione equilibrata di queste due forme di partecipazione;
2) partecipare ad almeno il 30% delle riunioni ordinarie del club padrino o satellite ovvero impegnarsi in progetti, attività ed eventi promossi dal club in ciascun semestre (ne sono esonerati gli assistenti del governatore, secondo la definizione del Consiglio centrale del RI). I soci che non soddisfano questi requisiti possono perdere l’affiliazione al club a meno che non siano dispensati dal consiglio per validi motivi.
b) Assenze consecutive.. Un socio che risulti assente a quattro riunioni consecutive (senza recuperarle) e che non sia dispensato dal consiglio per validi motivi o in base a quanto stabilito all’articolo 10, commi 4 o 5, deve essere informato dal consiglio che la sua assenza può essere interpretata come rinuncia all’affiliazione al club. Dopodiché il consiglio può, a maggioranza, revocare l’affiliazione. c) Eccezioni. il regolamento del club può includere disposizioni non in conformità con l’articolo 13, comma 4.
5 – Cessazione per altri motivi
a) Giusta causa. Il consiglio può, a una riunione convocata per l’occasione, revocare l’affiliazione di qualsiasi socio che non soddisfi più i requisiti richiesti per l’appartenenza al club, o per altri validi motivi, mediante il voto di almeno due terzi dei suoi membri presenti e votanti. I principi guida di tale riunione sono delineati nell’articolo 8, comma 1, nella Prova delle quattro domande e negli elevati standard etici che ogni socio del Rotary si impegna a mantenere.
b) Preavviso . Prima dell’intervento indicato alla lettera (a) del presente comma, il consiglio deve inviare al socio un preavviso scritto di almeno 10 giorni, dandogli la possibilità di rispondere per iscritto. Il preavviso va recapitato di persona o mediante raccomandata all’ultimo indirizzo noto del socio. Il socio ha il diritto di esporre di persona le proprie ragioni davanti al consiglio.
6 – Diritto di appello; ricorso alla mediazione o all’arbitrato.
a) Preavviso– Entro sette giorni dalla decisione del consiglio di revocare l’affiliazione, il segretario deve inviare al socio la comunicazione scritta della decisione. Il socio ha quindi 14 giorni per comunicare per iscritto al segretario la propria intenzione di appellarsi al club o di richiedere una mediazione o un intervento arbitrale ai sensi dell’articolo.
b) Appello. In caso di appello, il consiglio decide la data della riunione ordinaria del club in cui questo va discusso, riunione che deve tenersi entro 21 giorni dalla notifica dell’appello. Ogni socio deve essere informato per iscritto dell’argomento specifico della riunione con un preavviso di almeno 5 giorni. Alla riunione sono ammessi solo i soci del club. La decisione del club ha valore definitivo e non è soggetta ad arbitrato.
7 – Decisioni del C0nsiglio. Le decisioni del consiglio diventano definitive in mancanza di appello al club o richiesta di arbitrato.
8 – Dimissioni. Le dimissioni di un socio dal club devono essere comunicate per iscritto al presidente o al segretario; il consiglio le accetta a condizione che il socio sia in regola con il pagamento delle somme spettanti al club. 9 – Perdita dei diritti relativi al patrimonio sociale. Un socio che cessi, per qualsiasi motivo, di appartenere al club perde ogni diritto su fondi o altri beni di proprietà del club stesso qualora, in conformità con le leggi locali, l’affiliazione al club comporti per i soci l’acquisizione di diritti su fondi o altri beni di sua proprietà
10 – Sospensione temporanea dal club. Indipendentemente da ogni altra disposizione prevista in questo statuto, se il consiglio ritiene che:
a) al socio siano state rivolte accuse fondate di violazione delle disposizioni dello statuto, ovvero di comportamento scorretto o tale da nuocere agli interessi del club;
b) le accuse, se comprovate, costituiscano giusta causa di revoca dell’affiliazione; c) sia auspicabile comunque attendere la conclusione di un procedimento o evento giudicato indispensabile dal consiglio prima di deliberare in merito alla revoca dell’affiliazione;
d) sia nell’interesse del club che il socio venga sospeso temporaneamente, senza alcuna votazione in merito alla sua affiliazione, da riunioni e altre attività del club e da qualsiasi incarico direttivo all’interno del club; il consiglio può, con i due terzi dei voti favorevoli, sospendere temporaneamente il socio per un periodo ragionevole di tempo che non superi i 90 giorni, alle condizioni che il consiglio stesso ritiene necessarie. Il socio sospeso può presentare appello contro la sospensione oppure ricorrere alla mediazione o all’arbitrato, secondo quanto previsto al comma 6 di questo articolo. Durante la sospensione, il socio è esonerato temporaneamente dall’obbligo di frequenza alle riunioni. Prima che finisca il periodo di sospensione, il consiglio deve o procedere con la revoca dell’affiliazione, o reintegrare il socio sospeso al suo stato regolare.
Art. 14 -Affari locali, nazionali e internazionali
1 – Argomenti appropriati. Il benessere generale della comunità locale, della nazione e del mondo può essere oggetto di discussione aperta e informata alle riunioni del club. Il club, tuttavia, non deve esprimere opinioni in merito a questioni pubbliche controverse.
2 – Neutralità. Il club non appoggia o raccomanda candidati a cariche pubbliche, né discute durante le sue riunioni i meriti o i demeriti di tali candidati.
3 –Apoliticità.
a ) Risoluzioni e prese di posizione. Il club non può adottare né diffondere risoluzioni o prese di posizione, né prendere iniziative in merito a questioni o problemi internazionali di natura politica
b ) Appelli. l club non può rivolgere appelli ad altri club, popoli o amministrazioni governative, né diffondere lettere, discorsi o programmi per la risoluzione di problemi internazionali specifici di natura politica.
4 – Celebrazione delle origini del Rotary. La settimana in cui ricorre l’anniversario della fondazione del Rotary (il 23 febbraio) è stata designata Settimana della pace e della comprensione Durante questa settimana, il club festeggia il servizio reso dal Rotary, riflette sui risultati conseguiti in passato e si concentra sui programmi intesi a promuovere la pace, la comprensione e la buona volontà nella comunità e nel resto del mondo.
Art. 15 Riviste rotariane
1 – Abbonamento obbligatorio. A meno che il club non sia stato dispensato dal Consiglio centrale, ogni socio deve abbonarsi alla rivista ufficiale del Rotary International o a una rivista rotariana approvata e prescritta per il club dal Consiglio centrale. Due Rotariani residenti allo stesso indirizzo possono richiedere un unico abbonamento comune. L’abbonamento va pagato, per l’intera durata dell’affiliazione al club, entro le date stabilite dal Consiglio per il pagamento delle quote pro-capite.
2 -– Riscossione. Il club ha il compito di riscuotere in anticipo gli importi relativi agli abbonamenti dei soci e di trasmetterli al RI o all’ufficio della pubblicazione rotariana regionale, in base a quanto stabilito dal Consiglio centrale.
Art. 16 Accettazione dello Scopo del Rotary e osservanza dello statuto e del regolamento di club
Il socio ha diritto ai privilegi del club solamente dietro il pagamento delle quote sociali, pagamento che comporta l’accettazione dei principi del Rotary espressi nello Scopo dell’organizzazione, nonché l’impegno a osservare lo statuto e il regolamento del club e a esserne vincolato. Nessun socio può essere dispensato dall’osservanza dello statuto e del regolamento del club, indipendentemente dal fatto di averne ricevuta copia.
Art. 17 Arbitrato e mediazione
1 – Controversie. Fatta eccezione per le controversie aventi a oggetto le delibere del consiglio direttivo, qualsiasi altra controversia sorta tra un socio (o ex socio) e il club, qualsiasi suo dirigente o il consiglio deve essere deferita a un mediatore ovvero a un collegio arbitrale, su richiesta presentata al segretario da una delle parti.
2 – Data per lo svolgimento della mediazione o dell’arbitrato. Il consiglio, dopo aver sentito le parti interessate, deve fissare la data della mediazione o dell’arbitrato entro 21 giorni dalla ricezione della
3 – Mediazione. La mediazione deve svolgersi secondo una procedura:
riconosciuta da un ente competente avente giurisdizione nazionale o regionale; o
a) raccomandata da un organo di mediazione che vanti esperienza nella mediazione di controversie; o
b) raccomandata dalle linee guida del Consiglio centrale del RI o del Consiglio di amministrazione della Fondazione Rotary. Il mediatore deve essere socio di un club. Il club può richiedere al governatore o a un suo rappresentante di nominare un mediatore che abbia le capacità e l’esperienza necessarie. a) Esiti della mediazione. Le decisioni convenute dalle parti durante la mediazione sono trascritte in un documento che deve essere consegnato alle parti, al mediatore (o ai mediatori) e al consiglio direttivo. Deve inoltre essere redatta una dichiarazione riepilogativa accettabile alle parti per informare il club. Ciascuna delle parti può richiedere , attraverso il presidente del club o il segretario , ulteriori incontri di mediazione se una delle parti si allontana in modo significativo dall’accordo raggiunto.
b) Fallimento della mediazione. Se la mediazione non ha esito, le parti possono richiedere l’arbitrato secondo quanto indicato al comma 1 del presente articolo.
– In caso di arbitrato, ognuna delle due parti nomina un arbitro e gli arbitri nominano il presidente del collegio arbitrale; gli arbitri e il presidente del collegio arbitrale devono essere Rotariani.
– Decisione La decisione presa dagli arbitri o, in caso di disaccordo, dal presidente del collegio arbitrale è definitiva, vincolante e incontestabile.
Art. 18 Regolamento
Il regolamento del club deve essere conforme allo Statuto e al Regolamento del RI, al regolamento interno dell’unità amministrativa locale laddove stabilita dal RI, e al presente statuto. Il regolamento può incorporare provvedimenti supplementari e può essere emendato secondo le disposizioni in esso contenute.
Art. 19 Emendamenti
– Modalità. Salvo per quanto stabilito al successivo comma 2, il presente statuto può essere emendato solo dal Consiglio di Legislazione con voto di maggioranza.
– Emendamenti agli articoli 2 e 4. Gli articoli 2 e 4 (rispettivamente “Nome” e “Ubicazione del club”) del presente statuto possono essere emendati in qualsiasi riunione ordinaria del club alla quale sia presente il numero legale, mediante voto favorevole dei due terzi dei soci aventi diritto al voto. La proposta di emendamento deve essere comunicata per iscritto a tutti i soci e al governatore almeno 21 giorni prima della riunione. L’emendamento deve essere sottoposto all’approvazione del Consiglio centrale del RI ed entra in vigore solo dopo tale approvazione. Il governatore può presentare al Consiglio centrale la propria opinione in merito all’emendamento